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Esame baropodrometico: in cosa consiste e quando è utile

Con il termine esame baropodrometico si intende una visita volta ad analizzare e a valutare l’appoggio e la pressione del piede sul terreno attraverso uno strumento particolare, noto come pedana baropodometrica. Già dall’etimologia della parola baropodrometico possiamo avere un’idea più chiara di cosa significa questo esame: la parola “baro” deriva dal greco e sta per pressione, mentre “podo” e “metrico” stanno rispettivamente per piede e misura.

Per capire però meglio il concetto di esame baropodrometico, in seguito cercheremo di fornire una serie di informazioni sul suo funzionamento e sulla sua applicazione.

L’esame baropometrico: cos’è

Lo scopo principale dell’esame baropodrometico è quello di capire se l’appoggio del piede avviene in modo corretto o meno. In particolare, viene controllato sia il piede durante la camminata (o la corsa) sia quando si è fermi. Le informazioni raccolte durante l’esame vengono poi rielaborate tramite specifici software. Così facendo, sarà possibile capire se è il soggetto necessiti o meno di un plantare ortopedico, ovvero di un dispositivo correttivo che consente di ridistribuire il peso del corpo in modo più equilibrato, allo scopo di migliorare la postura.

Come si svolge l’esame baropodrometico

L’esame baropodrometico consta di quattro fasi. In generale, lo scopo è quello di far camminare il paziente su una piattaforma per qualche metro. La piattaforma è dotata di appositi sensori di forza, che consentono di rilevare ogni passo e la relativa pressione. Essa viene chiamata pedana baropodometrica e serve a rilevare tutte le oscillazioni del corpo per segnalare eventuali disequilibri. Tra i parametri che vengono valutati ci sono:

  • Il tipo di passo;
  • La percentuale di carico sui due piedi;
  • Il carico anteriore e posteriore;
  • La superficie di appoggio.

Lo stesso procedimento viene ripetuto diverse volte con condizioni differenti. Ad esempio, viene effettuato con velocità di cammino diverse, con la presenza o meno dei calzini o con e senza il plantare.

A seguito dell’utilizzo della pedana, viene effettuata l’analisi stabilometrica, attraverso la quale si rilevano ulteriori dati, come ad esempio le informazioni relative alla modalità di appoggio del piede e al baricentro. L’esame baropodrometico, oltre ad essere molto rapido, come è facilmente intuibile non è per nulla invasivo.

A chi serve l’esame baropodrometico

L’esame può essere molto utile a seguito di un intervento chirurgico o un trattamento riabilitativo. In questi casi infatti è fondamentale ottenere un quadro sintetico della camminata e valutarne la qualità, la velocità media e la lunghezza dei passi.

Ovviamente, nel caso di problemi più complessi sono necessari anche ulteriori esami, soprattutto per chi ha problemi di movimento delle articolazioni e ai muscoli, che non vengono rilevati dal test. L’esame si può effettuare anche in merito all’equilibrio in statica. In questi casi viene chiesto ai pazienti di mettersi in posizione eretta, in maniera tale da poter rilevare le oscillazioni del centro di pressione e la distribuzione della pressione del piede in diverse condizioni

Il test invece non serve per controllare la presenza di alterazioni della meccanica del piede. Infatti, mentre risulta essere molto efficace per rilevare la distribuzione della pressione, non serve per scoprirne l’origine. Pertanto, in caso di problemi biomeccanici del piede è necessario effettuare ulteriori esami podologici.

Come si effettua l’esame baropodrometico

Per accedere all’esame baropodrometico è necessario ottenere una prescrizione medica o di un podologo, tecnico ortopedico e fisioterapista.