
Estate e rieducazione motoria, un’occasione da sfruttare
L’estate può essere il momento perfetto per effettuare la rieducazione motoria. L’idroterapia infatti può essere un’attività molto benefica per il proprio corpo, soprattutto per i soggetti più anziani. Dal recupero del tono muscolare alla riabilitazione post-intervento, in questo articolo cercheremo di capire tutti i vantaggi di questa pratica.
Rieducazione motoria a mare: cos’è e quali sono i vantaggi
Per rieducazione motoria in acqua si intendono l’insieme degli esercizi che i pazienti svolgono con il loro corpo immerso nell’acqua. Si tratta di una pratica sempre più diffusa grazie ai tanti vantaggi che è in grado di apportare al proprio organismo. Infatti, attraverso la rieducazione motoria in acqua si possono riequilibrare le funzioni muscolari e articolari, risultando molto utile soprattutto a seguito di danni provocati da incidenti. Questo è possibile in quanto la minore forza di gravità consente di effettuare movimenti più naturali.
Inoltre, può servire anche per le persone che soffrono di obesità o di forte sovrappeso e per il recupero del tono muscolare. Infatti, la resistenza dell’acqua porta il corpo a mantenere una tensione muscolare uniforme durante gli esercizi, permettendo una maggiore flessibilità muscolare.
In alcuni casi, può essere anche un ottimo alleato nella prevenzione di alcune malattie, come ad esempio la cervicalgia o la lombalgia. Infine, la rieducazione motoria risulta essere molto benefica soprattutto per gli anziani, in quanto tramite tale attività hanno la possibilità di mantenere il proprio equilibrio motorio e ridurre al minimo il rischio di cadute o altri incidenti. Tutti i benefici appena elencati possono essere ottenuti solo se l’idroterapia viene effettuata in modo corretto, sempre sotto la supervisione di esperti.
Le tecniche e gli esercizi dell’idroterapia
Come abbiamo già accennato, la rieducazione motoria in acqua consiste principalmente in una serie di esercizi. In particolare, ci sono quattro categorie di tecniche la cui pratica è volta al miglioramento di diversi fattori. Ci sono infatti gli esercizi eccentrici, concentrici o a cinetica aperta, i quali sono dedicati al miglioramento del tono muscolare, e gli esercizi a catena cinetica chiusa, volti al recupero del gesto sportivo. Più nello specifico, nel primo caso si tratta principalmente di esercizi consistenti nell’estensione della gamba da effettuare il corpo immerso in acqua. Così facendo, si può potenziare la mobilità di una singola articolazione. Gli esercizi a catena cinetica vengono effettuati in acque non molto profonde e consistono principalmente in piegamenti sulle gambe e negli affondi. Attraverso tale attività si lavora su più articolazioni e muscoli. Una differenza fondamentale tra le due tipologie appena viste, consiste nel fatto che, mentre gli esercizi a catena cinetica aperta vengono svolti nella prima fase di rieducazione, quelli a catena cinetica chiusa, essendo più complessi, vengono effettuati durante la fase finale.
Ci sono poi gli esercizi di stretching e proprioricettivi, mirati al miglioramento della mobilità articolare e dell’equilibrio. Infine, si possono effettuare esercizi di deambulazione per il recupero degli schemi motori.
Riabilitazione in acqua a seguito di una distorsione o di un intervento
Come già accennato, la rieducazione motoria in acqua può essere molto utile anche per chi ha subito una distorsione o un intervento. Nel primo caso si parla di rieducazione proprioricettiva, con la quale il paziente cammina in una vasca mantenendo un piede sopra una tavola galleggiante; il rinforzo muscolare, che prevede esercizi con lo step, nuoto a stile libero e anche camminate nell’acqua con appositi strumenti; recupero del gesto, che consiste in diverse tipologie di camminata.
Per quanto riguarda invece la riabilitazione post-intervento, questa prevede prima una fase di riscaldamento, per poi passare ad un esercizio da effettuare con un tubo galleggiante. I movimenti effettuati permettono di migliorare la deambulazione, favorendo un più rapido processo di guarigione.
Controindicazioni
Abbiamo visto quindi quali sono i benefici principali dell’idroterapia. Tuttavia, bisogna rilevare anche una serie di controindicazioni. Tale attività infatti è sconsigliata per alcune categorie di soggetti, come ad esempio coloro che soffrono di cardiopatia ischemica, diabete avanzato, incontinenza, micosi cutanee o febbre. In ogni caso, prima di effettuare gli esercizi, può essere una buona idea rivolgersi al proprio medico.