
Linfodrenaggio: in cosa consiste e quando è utile
Il linfodrenaggio è un tipo di massaggio che favorisce il drenaggio dei liquidi linfatici dai tessuti. Tale tecnica ha lo scopo finale di eliminare tutte le tossine accumulate, favorire il riassorbimento di edemi, riparare le irritazioni e le ferite e tanto altro. In seguito cercheremo di capire quali sono nello specifico i benefici di questa tecnica. Prima però vediamo da dove nasce e come funziona.
Storia del linfodrenaggio
La nascita della tecnica del linfodrenaggio viene fatta risalire in genere ai coniugi Estrid ed Emil Vodder, ma in realtà ci sono fonti storiche che testimoniano la pratica del massaggio già alla fine del XIX secolo, quando il dottor Alexander Von Winiwarter inventò un metodo per combattere il linfedema. Originariamente, la pratica era eseguita in modo diverso: veniva effettuato prima un massaggio leggero, poi una compressione e infine l’elevazione delle estremità del soggetto.
Furono però i coniugi Vodder a perfezionare la pratica e a diffonderla verso la seconda metà degli anni ‘30. Con gli anni la tecnica del linfodrenaggio divenne molto popolare e, nel 1967, venne fondata anche la “Società per il Drenaggio Linfatico Manuale del Dott. Vodder”.
Il sistema linfatico
Per capire meglio come funziona la pratica e quali sono i suoi benefici è necessario innanzitutto approfondire il funzionamento del sistema linfatico dell’organismo umano. La linfa è un fluido che permette di eliminare le scorie metaboliche che si accumulano nei tessuti del corpo. È composta principalmente da acqua, linfociti, proteine e sali e si muove all’interno del corpo fermandosi nei cosiddetti gangli linfatici per espellere i residui tossici. Dopo aver compiuto questa funzione, riprende la sua circolazione. La tecnica del linfodrenaggio serve proprio a garantire un funzionamento migliore del sistema linfatico, favorendo il processo di circolazione della linfa e permettendo quindi di ridurre i liquidi presenti nel nostro corpo.
I benefici del linfodrenaggio
Permettendo alla linfa di scorrere meglio nel proprio corpo si possono apportare numerosi benefici all’organismo sotto molti punti di vista. Innanzitutto, tale pratica consente di riattivare la microcircolazione e migliorare l’ossigenazione delle cellule. Inoltre, il linfodrenaggio è molto indicato in chi soffre di ritenzione idrica e di gonfiore alle gambe.
Il massaggio, eliminando i liquidi in eccesso, consente di prevenire la pelle a buccia d’arancia, favorendo un aspetto migliore. Permette poi di assumere una maggiore quantità di sostanze nutritive ad azione ricostruttiva e di rinnovare il liquido interstiziale. Numerosi studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia anche contro le infezioni alle vie aeree e contro l’acne e le ferite chirurgiche. L’effetto antiedematoso, infatti, consente di rinforzare il sistema immunitario. Infine, il massaggio linfodrenante apporta numerosi benefici anche dal punto di vista psicologico. Infatti, il trattamento consente di ridurre il livello di stress e rigenerare la propria mente.
A fronte dei tanti benefici appena citati, è necessario rilevare anche una serie di controindicazioni legate alla pratica. In particolare, il massaggio è sconsigliato in caso di asma, tumore, insufficienza cardiaca, insufficienza renale e in caso di infezioni in fase acuta. Per quanto riguarda invece la durata del trattamento, in genere per ottenere dei buoni risultati è necessario sottoporsi a più sedute, anche se i tempi variano in base alle caratteristiche del soggetto. In ogni caso, bisogna affidarsi a professionisti del settore.