
Mare e benessere: i benefici di alghe, fanghi e sabbia
Il mare è da sempre sinonimo di benessere. Questo era ben noto già nell’antichità, quando i fanghi, le alghe, la sabbia e l’acqua venivano utilizzati per curare non solo il corpo ma anche la mente. Con il passare degli anni, gli studi scientifici hanno portato alla nascita di una vera e propria disciplina che racchiude tutte le tecniche e i metodi per trarre i massimi vantaggi dal mare. Stiamo parlando della talassoterapia, le cui origini risalgono già all’Antica Grecia e, in particolare, al padre della medicina, Ippocrate.
Talassoterapia: cos’è
Presente già nell’Antico Egitto, la nascita della talassoterapia viene generalmente fatta risalire a Ippocrate. Durante l’età romana si diffuse anche nelle terme e negli stabilimenti balneari. Ma è soprattutto negli ultimi anni che questa tecnica sta trovando grande applicazione in SPA o in appositi centri specializzati.
Ma di cosa si tratta? La talassoterapia consiste in un processo che permette di assimilare gli oligoelementi che si trovano all’interno del mare, in maniera tale da favorire il ripristino dell’equilibrio del nostro organismo. Contrariamente a quanto si possa pensare, la talassoterapia non si basa solo sull’acqua ma anche sugli altri elementi che si possono trovare nel mare, dalla sabbia fino alle alghe. Scopriamo insieme quali sono i benefici per ogni singolo elemento marino.
I benefici delle alghe
Le alghe hanno molteplici effetti positivi sul nostro corpo. Nello specifico, grazie alla loro caratteristica di essere ricche di minerali come il potassio, il ferro, il magnesio, lo iodio e altre sostanze attive, permettono di stimolare il metabolismo, favorire la circolazione e il drenaggio dei liquidi, smaltire i liquidi in eccesso, migliorare la respirazione e ridurre la pressione sanguigna. Alcuni studi, inoltre, hanno dimostrato anche la capacità delle alghe di tonificare i muscoli. Infine, vengono spesso utilizzate anche per combattere il colesterolo.
I benefici dei fanghi
Un altro elemento marino capace di apportare numerosi vantaggi al nostro organismo sono i fanghi. In particolare, sono indicati soprattutto per coloro che soffrono di reumatismi e di patologie ossee. Infatti il fango permette di creare un isolante intorno alla pelle aumentandone la temperatura. Così facendo, si aprono i pori e i principi attivi riescono a penetrare in modo più efficace. Per ottenere tutti i vantaggi è necessario spalmare sul corpo uno strato di argilla calda ad una temperatura di almeno 40 gradi. Dopodiché bisogna effettuare un bagno nell’acqua.
Come ben sappiamo, i fanghi sono impiegati soprattutto per i trattamenti di bellezza. Oltre a rendere la pelle più liscia e ad eliminare le piccole imperfezioni come brufoli e punti neri, permettono anche di eliminare forfora e unto nel momento in cui li si applica ai capelli.
Benefici delle sabbiature
Quella della sabbiatura è una tecnica molto diffusa già da molto tempo, soprattutto nel nostro paese. Si tratta di una pratica molto benefica, che consente di combattere i reumatismi e artrosi. Per ottenere i massimi benefici è necessario sdraiarsi all’interno di una buca scavata nella sabbia, lasciando la testa e il torace all’esterno ma comunque ricoperti da un sottile strato di sabbia. Bisogna restare in tale posizione per circa 20 minuti, in maniera tale da permettere ai principi della sabbia di compiere la loro azione.
Benefici dei bagni
Quando si parla di talassoterapia si fa soprattutto riferimento ai benefici dell’acqua di mare. Questo elemento Infatti contiene numerose proprietà benefiche. Il plancton, ad esempio, agisce come antibatterico e permette la cura di molte malattie. I bagni al mare sono indicati per coloro che soffrono di artrosi, ma anche di malattie della pelle. Inoltre possono essere molto efficaci in caso di patologie venose, infiammazioni respiratorie, muscolari, dei tendini e anche per chi soffre di obesità.
Controindicazioni della talassoterapia
Fino a questo momento abbiamo visto quali sono i benefici della talassoterapia. Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui tale pratica è sconsigliata. In particolare, gli esperti suggeriscono di evitare la pratica per coloro che soffrono di epilessia e alcune patologie cardiovascolari, come ad esempio l’ipertensione. Inoltre, data l’alta concentrazione di iodio nel mare, si sconsiglia anche la pratica a coloro che sono affetti da malattie della ghiandola tiroidea. Infine, prima di effettuare la talassoterapia, è opportuno rivolgersi al proprio medico quando si è in gravidanza o durante la fase di allattamento.