
Ritenzione idrica e il gonfiore alle gambe: riconoscerli e combatterli
Cos’è la ritenzione idrica
Si definisce ritenzione idrica la sistematica inclinazione dell’organismo alla trattenuta dei liquidi, immagazzinandoli fra le cellule, ossia nei c.d. spazi interstiziali.
L’accumulo dei liquidi può essere causa di gonfiori delle zone dell’addome, di cosce, glutei, caviglie e in particolare di tutte le zone che concentrano più tessuto adiposo. Questo gonfiore prende il nome di edema.
Si rende necessario sfatare il mito che la ritenzione idrica colpisca solo le donne. Anche gli uomini ne possono essere coinvolti.
A questo proposito, non bisogna confondere la ritenzione idrica con la cellulite dal momento che esse hanno cause diverse.
La cellulite, infatti, consiste in un’infiammazione del tessuto sottocutaneo responsabile del rigonfiamento e dell’effetto estetico di buccia d’arancia.
Peraltro, oltre alle conseguenze meramente estetiche, l’edema non va sottovalutato poiché è suscettibile di alterare la funzionalità del sistema venoso e la ristagnazione dei liquidi nei vasi linfatici permette la circolazione di tossine che alterano il normale funzionamento del metabolismo cellulare, già compromesso dalla quantità ridotta di ossigeno che riesce a nutrire le cellule con più difficoltà.
Un modo semplicissimo può aiutare il paziente a individuare un problema di questo tipo, che non necessita di strumentazione tecnica e può essere svolto facilmente e in qualsiasi momento. La semplice pressione di un dito sulla zona interessata può svelare la presenza di edemi. Qualora dalla pressione, l’impronta sia ancora ben visibile anche dopo aver rimosso il dito, c’è un’alta probabilità che si tratti di ritenzione idrica.
I sintomi principali consistono in senso di pesantezza e affaticamento, soprattutto nella zona delle gambe, le quali tendono a gonfiarsi. Le pelle può cambiare colorazione e diventare più lucida.
Quando la situazione si aggrava, può essere compromesso la capacità di movimento o comportare problemi gastrointestinali se è interessata la zona dell’addome, con conseguente perdita di appetito.
Le cause della ritenzione idrica
Le cause possono avere varia natura.
Una prima causa può essere determinata da una dieta poco equilibrata, ricca di grassi e soprattutto troppo ricca di sale e di caffeina.
Ancora, poiché viene coinvolta la circolazione sanguigna, un suo cattivo funzionamento può influenzare la ritenzione idrica, così come anche un uso prolungato di trattamenti farmacologici infiammatori, ormonali, cortisonici.
Infine può essere conseguenza anche di altre patologie cardiovascolari, renali, epatiche.
Purtroppo alcuni soggetti sono più predisposti a sviluppare la patologia.
Fattori di predisposizione come obesità, fumo, abuso di alcol, intolleranza al lattosio, vita sedentaria aumentano di non poco le possibilità di contrarre edemi.
I possibili rimedi
Come è possibile intuire dalle cause, uno stile di vita sano con una dieta equilibrata ed una buona dose di attività fisica possono fare miracoli, sebbene contribuiscano a migliorare la situazione in maniera graduale e dunque è necessario tenere duro per un po’ ed avere fede e fiducia che la terapia dia i suoi risultati nel tempo.
Un accorgimento essenziale è cercare di evitare cibi troppo salati, poiché il sale ha un effetto direttamente proporzionale sulla capacità del corpo di trattenere i liquidi nei tessuti. Dunque evitare salumi, formaggi stagionati, pesce affumicato, snack ricchi di sale è una strategia vincente.
Se è vero che qualsiasi tipo di attività fisica utile al dimagrimento e a bruciare calorie, sarebbe consigliabile evitare sport che comportano impatto col terreno come corsa, tennis o pallavolo.
Si ricorda che attività fisica non necessariamente coincide col concetto di attività sportiva, dunque anche solo fare regolarmente passeggiate a passo sostenuto può essere un validissimo aiuto senza il peso economico, fisico e di tempo necessario per iniziare un nuovo sport. Viceversa, se avete voglia e siete motivati a cominciarne uno nuovo, vi consigliamo il nuoto.
Se avete fretta di ottenere immediatamente vantaggi (o anche se comprensibilmente il vostro livello di tolleranza è basso per via del dolore che state patendo), un metodo veloce per accelerare il miglioramento del vostro stato di salute può essere il linfodrenaggio.
Una tecnica di massaggio attraverso la quale è possibile raggiungere i capillari situati a 2 mm di profondità e che permette di rimodellare il fisico.