Fissa un appuntamento in sede o in uno dei nostri punti vendita. Puoi chiamarci, inviare un'email o compilare il nostro modulo senza impegno.
Lun - Ven: 9:00 - 13:30 | 15:00 - 18:30 Sab - Dom: Chiusi (Via Ninni, 6)
Lun - Ven: 9:00 - 13:30 | 15:00 - 18:30 Sab - Dom: Chiusi (Via Ninni, 6)
acido lattico

Acido lattico: cos’è e come prevenirlo

Spesso e volentieri, dopo una – più o meno – intensa attività fisica, si accusano dolori ai muscoli che si attribuiscono alla concentrazione di acido lattico: si tratta di un falso mito da sfatare. 

L’acido lattico, detto anche lattato, è un sottoprodotto del metabolismo che tende a prodursi nel corso di una fatica muscolare: quando ci troviamo ad affrontare duri allenamenti di resistenza, il nostro corpo può arrivare a non essere abbastanza veloce nel soddisfare il fabbisogno energetico dei nostri muscoli, finendo per produrre acido lattico come fonte di energia alternativa. È un prodotto fisiologico legato al metabolismo che segnala la produzione di maggiore energia per affrontare uno sforzo fisico. A seconda del livello di intensità dell’attività svolta, il corpo accumula un certo livello di acido lattico, che però viene smaltito nel corso di poche ore. I dolori legati all’accumulo di acido lattico, infatti, esistono ma spariscono in poco tempo. 

Come confermato anche dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il dolore che si avverte per uno o due giorni dopo un allenamento è legato a delle microlesioni delle fibre muscolari, che possono danneggiarsi durante un esercizio fisico intenso (soprattutto nell’allungamento) e ai processi infiammatori riparativi che ne conseguono. Per prevenire queste lesioni ed il conseguente dolore è necessario effettuare un adeguato riscaldamento che prepari il corpo ed i muscoli allo sforzo da affrontare. 

L’acido lattico si forma dall’unione dell’acido piruvico e dell’idrogeno in eccesso che il nostro corpo produce sotto sforzo. Le zone che solitamente sono più colpite sono braccia e gambe, per via delle fasce muscolari chiamate in causa nella maggior parte degli esercizi.

Lo stretching, prima, durante e dopo l’allenamento, riesce solitamente ad affievolire i dolori collegati all’acido lattico. Se si stressano eccessivamente le zone colpite è possibile che si verifichino degli strappi muscolari.

Altre possibili strategie per evitare l’acido lattico prevedono un allenamento graduale e progressivo, che non sovraccarichi i muscoli, abituandoli ad uno sforzo sempre crescente, oppure un massaggio decontratturante, eventualmente svolto da un professionista. 

Un consiglio che vale, in assoluto, nella quotidianità e, nello specifico, successivamente ad un’attività fisica, è quello di rimanere sempre correttamente idratati: soprattutto se la sudorazione è stata copiosa, è giusto bere molto. Acqua e frutta ricca di potassio, vitamine e sali minerali sono particolarmente consigliate subito dopo un allenamento intenso. Più in generale, una corretta e variegata alimentazione è utile ad avere le giuste energie per affrontare qualsiasi sport si intenda svolgere, senza spiacevoli conseguenze per il fisico.