
Perché vengono i crampi alle gambe di notte
Un disturbo che colpisce tantissime persone è quello dei crampi alle gambe che arrivano di notte ad interrompere il sonno: improvvise fitte dolorose, solitamente a polpacci, piedi e cosce, che talvolta non hanno una causa specifica, mentre a volte indicano un problema di salute sul quale indagare.
La causa più comune e frequente è la carenza di sali minerali presenti nell’organismo, che si verifica spesso in estate come conseguenza di un’eccessiva sudorazione o disidratazione: nello specifico, il verificarsi di crampi potrebbe segnalare una mancanza di potassio, calcio e/o vitamina D.
I soggetti che più di tutti ne soffrono sono solitamente anziani, sportivi e donne in gravidanza. A questi vanno aggiunti coloro i quali si stanno sottoponendo ad una cura farmaceutica (questo vale per certi farmaci più di altri) e le persone che soffrono di alcune precise malattie legate alla circolazione (trombosi venosa o varici). Infine, i crampi notturni possono verificarsi in soggetti che stanno affrontando un periodo particolarmente stressante dal punto di vista sia fisico che mentale.
Proprio per mettere ordine tra le cause che possono provocare i crampi, spesso si effettua una distinzione tra crampi idiopatici e crampi secondari: i primi sono collegati all’eccessiva attività fisica, all’età avanzata e/o ad un problema del sangue ad affluire; quelli secondari, invece, hanno una causa specifica ed evidente e si verificano, ad esempio, quando si è in gravidanza, quando ci si riposa dopo un’attività sportiva, o quando si soffre di alcune patologie e/o infezioni.
Il meccanismo è più o meno il seguente: il muscolo, saturo di acido lattico, non riceve abbastanza apporto di ossigeno e sali minerali per consentire l’estensione delle fibre muscolari. Rimanendo contratto, provoca dolori acuti e disturba il nostro sonno. Nella maggior parte dei casi il dolore scompare dopo pochi secondi, ma può anche succedere che la fitta duri qualche minuto e che il fastidio successivo rimanga anche per 24 ore dopo l’episodio.
Per rimediare bisogna stendere il muscolo manualmente e cercare di tenere una posizione di massima estensione per qualche secondo. Un bagno caldo può aiutare a rilassare i muscoli e ad assorbire l’acido lattico.
Per prevenire l’insorgere di crampi, sia di notte che di giorno, è opportuno bere tanta acqua durante l’arco della giornata, assumere sostanze nutritive che contengano, soprattutto, sali minerali e fare stretching prima di ogni attività fisica e, se necessario, prima di andare a dormire.
Nel caso in cui i crampi notturni si verifichino con insistenza, è necessario consultare un medico, poiché, come accennato, tra le cause ci potrebbero essere alcune patologie che vanno senza dubbio indagate.