
Crampi alle gambe: cause e possibili rimedi
Con crampi alle gambe si intendono le contrazioni improvvise e involontarie che colpiscono i muscoli delle gambe. Alla base di tale problema ci possono essere differenti cause. Solitamente il fastidio si risolve nel giro di pochi minuti e non richiede un particolare trattamento, ma talvolta può essere anche la spia di problemi più seri. In questo articolo andremo ad approfondire nello specifico il problema dei crampi alle gambe, cercando di capire anche quali sono i possibili rimedi da poter adottare.
Crampi alle gambe: cosa sono
I crampi alle gambe consistono in una serie di contrazioni improvvise e involontarie delle fibre muscolare. In particolare, danno luogo ad un forte dolore temporaneo che immobilizza la zona colpita per un po’ di tempo. I muscoli, quando vengono colpiti da un crampo, tendono a diventare più tesi. La durata media di un crampo è di pochi secondi, ma in alcuni casi può arrivare anche a 10 minuti. Tuttavia, un dolore meno intenso può perseguire anche dopo diverse ore dall’insorgenza del crampo. Alcuni studi hanno dimostrato che gran parte dei crampi si verificano durante la notte. Tra i più diffusi per quanto riguarda le gambe vi è quello al polpaccio, mentre invece sono più rari quelli alla coscia o al piede.
Le cause dei crampi alle gambe
Sono state fatte diverse ipotesi in merito alle cause alla base di questo problema. Una teoria molto accreditata fino a poco tempo fa collegava i crampi alle gambe all’alimentazione e, in particolare, alla disidratazione e alla carenza di potassio, calcio, magnesio e sodio. Tuttavia, alcuni studi recenti hanno dimostrato che i livelli di disidratazione e di elettroliti in coloro i quali sviluppano i crampi non risultano essere inferiori ai soggetti che invece non soffrono di questo problema.
Generalmente i crampi insorgono a seguito o durante l’attività fisica. In questo caso, la causa è da rinvenire nell’affaticamento muscolare derivante dall’eccessivo sforzo sui muscoli. In medicina ci sono anche i cosiddetti crampi alle gambe secondari, dovuti ad una serie di cause, come ad esempio la gravidanza (l’aumento del peso rischia di sovraccaricare i muscoli), alcune condizione neurologiche, come ad esempio la malattia del motoneurone o la neuropatia periferica, e anche alcune tipologie di infezione, come ad esempio il tetano.
Alla base del problema dei crampi alle gambe ci può essere anche l’assunzione di alcuni farmaci, come i diuretici, che drenano i liquidi del corpo, oppure le statine, ovvero i farmaci utilizzati per diminuire i livelli ematici di colesterolo.
Possibili rimedi per i crampi alle gambe
Per porre rimedio al problema dei crampi alle gambe vi sono una serie di esercizi. Nello specifico, l’attività fisica deve essere svolta sia durante il giorno che durante l’insorgenza del campo, in modo da diminuire il dolore o interromperlo. Nel momento in cui si verifica il crampo può essere utile stendere il muscolo colpito e massaggiarlo.
Per prevenire il problema invece bisogna effettuare tre volte al giorno il seguente esercizio:
- Posizionarsi in piedi vicino ad una parete ad una distanza di almeno un metro;
- Piegarsi in avanti in modo da toccare la parete con le braccia e mantenere la posizione per circa 5 secondi;
- Ripetere l’esercizio ogni 5 minuti.
Per ridurre invece i crampi notturni alle gambe gli esperti consigliano di evitare la disidratazione, motivo per il quale è bere molto durante il giorno. Se i campi sono secondari è necessario intervenire direttamente sulle malattie alla base del problema.
Come abbiamo già specificato, i crampi sono un fenomeno che non deve destare alcuna preoccupazione. Tuttavia, se si verificano con una certa ma frequenza e con un dolore particolarmente intenso, al punto tale da compromettere il normale svolgersi della vita quotidiana, in questo caso è opportuno rivolgersi ad un medico. Bisogna prestare attenzione nel momento in cui i crampi hanno una durata maggiore di 10 minuti oppure se essi insorgono a seguito del contatto con sostanze tossiche o infette.