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lussazione della spalla

Lussazione della spalla: cos’è e come curarla

La conformazione della spalla, la rende allo stesso tempo una delle parti del corpo più mobili ed instabili: il complesso di muscoli, legamenti e tendini che la compongono, vanno ad avvolgere l’omero, tenendolo all’interno della cavità glenoidea. Quando, a causa di infortuni, incidenti o altri traumi, la testa dell’omero non si trova più a contatto con la cavità glenoidea, si parla di lussazione della spalla.

La lussazione della spalla capita spesso soprattutto in soggetti come gli atleti, che vanno a sollecitare molto spesso le articolazioni ed il fisico più in generale, e come i bambini, che potrebbero non aver ancora raggiunto uno sviluppo abbastanza robusto di tutte le parti del corpo.

Mediamente, la lussazione è una conseguenza di un trauma che comporta intenso dolore localizzato alla spalla e che potrebbe comportare anche altri sintomi come l’impossibilità di muovere il braccio normalmente, un gonfiore e/o dei lividi causati dallo spostamento dell’osso, una forma anormale della spalla oppure un evidente allontanamento del braccio che lo faccia risultare come distaccato.

È importante farsi visitare tempestivamente per cercare di ridurre al minimo sia l’infiammazione che possibili complicazioni. In generale si tratta di un evento traumatico con un’alta recidività: dopo il primo episodio, il legamenti possono allungarsi e in alcuni casi rompersi e questo rende più semplice che l’osso fuoriesca nuovamente.

La cosiddetta riduzione della lussazione è una procedura standard, durante la quale il medico cerca di riportare la testa dell’omero nella sua posizione normale, a contatto con la cavità glenoidea. Se necessario, è possibile effettuarla in anestesia, ma in ogni caso è meglio intervenire il prima possibile per ridurre i danni che il dislocamento comporta a strutture vascolari e nervose.

Con una manovra l’osso può facilmente rientrare, ma in molti casi è necessario ricorrere ad una Risonanza Magnetica o una radiografia per verificare se ci siano fratture o lacerazioni  ed il tipo di lussazione a cui si è andati incontro. Quando l’osso è completamente staccato si parla di lussazione completa, mentre se rimane almeno in parte attaccato si è verificata una lussazione parziale. Altra distinzione è quella tra una fuoriuscita in avanti (lussazione anteriore) ed un all’indietro (lussazione posteriore). 

Nei casi migliori, una volta effettuata la manovra basta osservare un periodo di riposo per la spalla, da bloccare con un tutore, in modo che possa recuperare stabilità. In casi più gravi, o al ripresentarsi frequente del problema, è possibile ricorrere ad un intervento chirurgico in artroscopia, con successivo ricorso ad un tutore e a sessioni di fisioterapia che possano restituire una completa ripresa della spalla e del braccio. La fisioterapia è ampiamente consigliata in ogni caso per rinforzare la muscolatura e garantire una maggiore stabilità complessiva della spalla.

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