Mal di Schiena: una breve guida sulla Lombalgia
Per lombalgia si intende una patologia dolorosa a carico del rachide lombare, definita comunemente come ‘’mal di schiena’’.
Ma attenzione, perché la schiena non è fatta solo dalla zona Lombare, ma anche dal dorso, ossia la zona più alta. La lombalgia può essere a carattere acuto o cronico quando si
presenta ripetutamente nel tempo e con caratteristiche simili .
Nello specifico, la sintomatologia può variare così come la sede specifica e la tipologia di manifestazione del dolore.
Il dolore può essere riferito a fascia larga, fascia stretta, dolore puntiforme, dolore irradiato al gluteo, coscia e/o ginocchio;
Il paziente può riferire difficoltà nel mantenimento di una determinata posizione seduta o in piedi, difficoltà in movimento oppure dover assumere una posizione antalgica: questo è il caso di
un riflesso antalgico, i muscoli della zona si contraggono e vanno in spasmo per proteggere il segmento vertebrale da eventuali danni già presenti o che possono ulteriormente evolversi.
Il dolore irradiato è un campanello di allarme?
Per irradiazione si intende la sensazione dolorosa che si allontana dalla sede da cui ha origine il dolore. Molti pazienti affetti da ‘’mal di schiena’’ riferiscono un’irradiazione dolorosa che si estende alla regione glutea, alla porzione superiore anteriore o posteriore della coscia, della gamba o del piede.
L’irradiazione dolorosa in casi di lombalgia è assai frequente: E’ da considerarsi un campanello d’allarme da radicolite ? Non sempre!
Numerose strutture se meccanicamente ‘’mal sollecitate’’ possono causare dolore irradiato come faccette articolari e legamenti interspinosi.
L’irradiazione in questi casi, assai frequenti, è aspecifica e riferita come una zona piuttosto larga; NON accompagnata da deficit della sensibilità o muscolari. La sensazione dolorosa, in questi casi, risulta insistente nell’assunzione di una posizione prolungata nel tempo.
Fondamentale, per discernere le patologie del disco da tutti gli altri casi di dolore irradiato è la negatività dell’esame neurologico:
– test di Lasegue
– diminuzione della sensibilità del dermatomero specifico
– riflessi osteotendinei
– diminuzione della forza muscolare (nei casi gravi amiotrofia) dei gruppi muscolari innervati da quel nervo.
Il consulto di esami diagnostici specifici come RMN diventano utili alleati !
Quali sono le strategie risolutive?
Definire la tipologia e la causa del dolore e dunque la conoscenza della sintomatologia specifica (sede del dolore) e modalità con cui si manifesta;
sono da considerarsi elementi chiave per orientare l’approccio terapeutico risolutivo che può avvalersi di :
– utilizzo di farmaci, soprattutto in fase acuta;
– utilizzo di busti o corsetti per ‘’ mettere a riposo ‘’ la struttura
– soprattutto terapia manuale e posturale per agire direttamente sulla causa disfunzionale che favorisce il sovraccarico della colonna lombare; evitando così recidive nel tempo.
Fonte dell’articolo: Dottoressa Roberta Mele.