Metatarsalgia: cause e possibili rimedi
La metatarsalgia è una patologia che colpisce il piede e comporta un dolore nella zona delle ossa metatarsali, ovvero l’insieme delle ossa che formano l’avampiede. Si tratta di un disturbo abbastanza diffuso.
Tuttavia, ci sono anche una serie di possibili rimedi da adottare per poter alleviare i sintomi ad esso associati. In questo articolo cercheremo di capire innanzitutto cos’è e quali sono le cause della metatarsalgia, per poi capire anche quali sono le possibili soluzioni per porvi rimedio.
Metatarsalgia: cos’è
La metatarsalgia è un disturbo che colpisce il piede e, in particolare, le ossa metatarsali. Ad esso sono associati molteplici sintomi, tra i più comuni il dolore all’avampiede. Inoltre, tale patologia può essere limitante di movimenti e in alcuni casi può arrivare anche a impedire la deambulazione e a favorire l’insorgere di dolori molto forti alla schiena e al ginocchio. Ulteriori sintomi possono essere anche la parestesia e l’intorpidimento delle dita del piede.
Il dolore provocato dalla metatarsalgia può essere particolarmente lancinante e peggiora quando si assume una postura eretta oppure durante l’attività fisica. Tende invece a migliorare con il riposo. I sintomi possono comparire sia gradualmente che in maniera improvvisa. Quest’ultimo caso si verifica soprattutto quando si passa da una vita sedentaria al praticare sport.
Metatarsalgia: le cause
Alla base del fenomeno della metatarsalgia vi sono diverse cause. Secondo alcuni studi epidemiologici, risulta essere particolarmente frequente nei soggetti che indossano tacchi alti. Una ricerca effettuata su 40 donne che indossavano tre volte a settimana calzature con tacchi superiore a 10 cm, ha stabilito che, sebbene in un primo periodo l’effetto sia quello di rinforzare i muscoli alla caviglia, nel lungo termine si ha come conseguenza uno squilibrio muscolare. Ulteriori studi hanno ribadito gli effetti negativi sull’andatura del camminare con i tacchi alti.
Tuttavia, ci sono anche altre cause alla base del disturbo, come ad esempio un peso eccessivo e le deformità anatomiche del piede. Nel primo caso, chi è in condizioni di sovrappeso rischia di sovraccaricare troppo le ginocchia, le caviglie e i piedi, favorendo la comparsa della metatarsalgia. Per quanto riguarda invece le deformità del piede, possono favorire l’insorgenza della patologia le dita a martello e l’alluce valgo.
Sono particolarmente esposti anche i soggetti che soffrono di artrite reumatoide e chi pratica attività sportiva regolarmente, soprattutto marcia e corsa. Il problema, spesso, è causato dall’insieme di tali fattori, ma ci sono casi in cui può essere dovuto anche a fratture da stress o al neuroma di Morton, un disturbo che riguarda i nervi interdigitali dei piedi.
Metatarsalgia: i possibili rimedi
Come già abbiamo visto, uno dei principali rimedi in caso di dolori di lieve entità è il riposo. In altri casi, invece, può essere opportuno adottare una serie di abitudini corrette. Ad esempio per i soggetti in sovrappeso può essere utile dimagrire mentre per gli sportivi può essere necessario farsi seguire da esperti durante l’attività fisica.
Nel momento in cui sorge il problema può essere una buona soluzione applicare sulla parte dolorante degli impacchi di ghiaccio, per circa 4-5 volte al giorno e per una durata di 20 minuti. Bisogna poi procurarsi delle scarpe adeguate e cambiare le calzature regolarmente. Può essere altrettanto utile, soprattutto per chi pratica sport, applicare delle solette antishock, realizzate in gomma, sughero oppure in gel.
Abbiamo già menzionato gli effetti dei tacchi alti e a tal proposito potrebbe essere necessario evitare di indossare scarpe di questo tipo, in maniera tale da ridurre il rischio di sviluppare dei danni cronici.
Ad ogni modo, la metatarsalgia, come già affermato, se trascurata o curata male, può portare ad un peggioramento dei sintomi. In questi casi, è necessario rivolgersi quanto prima ad un medico che, oltre ad individuare la causa principale alla base del disturbo, possa consigliare anche le misure da adottare per risolvere il problema. Nei casi peggiori la soluzione principale consiste in un intervento chirurgico.