Difetti dell’appoggio della pianta: quali sono
Un appoggio non corretto del piede comporta una serie di effetti negativi per il proprio corpo. Infatti appoggiare la pianta in maniera sbagliata può avere conseguenze sugli arti inferiori, sulla schiena, sulla cervicale e anche sulla colonna vertebrale.
Ecco perché è fondamentale conoscere una serie di regole per porre rimedio ai difetti della pianta del piede. In questo articolo andremo a vedere in particolare quali sono i principali difetti e anche quali sono alcuni rimedi per migliorare l’appoggio.
I difetti dell’appoggio della pianta più comuni
Il piede è una delle parti più importanti del proprio corpo. Oltre a permetterci di camminare e correre, supporta anche alcune funzioni vitali per il nostro organismo. Esso è formato da 26 piccole ossa che si uniscono alla tibia attraverso l’articolazione tibio-tarsica. Spesso però esso può essere soggetto ad alcune malformazioni che, nel lungo termine, possono portare ad alterazioni della propria postura. Infatti, gran parte dei problemi di appoggio sono correlati proprio a delle deformità. Cerchiamo di capire quindi quali sono quelle principali.
Piede piatto o pronato
Tra le deformità più diffuse riguardanti il piede c’è sicuramente il problema del piede piatto o pronato, un disturbo che consiste in un appiattimento della volta plantare mediale, che solitamente insorge in tenera età, quando si verifica un indebolimento dell’arcata plantare. Negli adolescenti invece questo problema comporta l’insorgere di una condizione di valgismo, mentre invece nell’età adulta può dare luogo ad una condizione artrosica secondaria.
Il piede piatto non è necessariamente una condizione patologica. Infatti, nella maggior parte dei casi, si tratta di una condizione estetica del paziente che non rischia di trasformarsi in un problema serio. Tuttavia, può comunque essere opportuno adottare una serie di accorgimenti per porvi rimedio.
Alluce valgo
Un’ulteriore condizione patologica è rappresentata dall’alluce valgo, che consiste in una inclinazione laterale dell’alluce verso le altre dita del piede. Esso consta nello specifico in un rigonfiamento della zona dell’articolazione metatarso-falangea causata da una condizione di borsite cronica. Se tale disturbo non viene trattato in maniera tempestiva, nel lungo termine può portare ad cronicizzazione e ad un aggravamento dei sintomi.
Per porre rimedio a questo fenomeno può essere utile effettuare un trattamento di tipo conservativo, che consiste nell’utilizzo di ortesi e nella somministrazione di farmaci antidolorifici e antinfiammatorio. Può essere altrettanto utile indossare delle calzature più adatte. Quando però tale condizione è particolarmente grave, si rende necessario l’intervento chirurgico per riportare il dito nella sua posizione naturale.
Piede cavo
Un ultimo problema da affrontare è quello del piede cavo, un disturbo che si verifica quando l’arcata plantare è particolarmente accentuata. In questo caso, il peso del corpo viene scaricato sulla parte esterna della pianta del piede. Tale condizione può portare ad alcune conseguenze negative, come ad esempio ad un’alterazione anatomica delle dita e all’insorgere di dita a martello o griffe.
Per porre rimedio a questo problema è necessario avviare una diagnosi quanto prima. Solitamente tale disturbo insorge nei primi anni di età e, per una sua risoluzione, è necessario intervenire tempestivamente. Non è necessaria un’operazione chirurgica, ma può essere utile indossare plantari adatti all’interno delle calzature. In gran parte dei casi però tale disturbo è molto lieve e non necessita di ulteriori accorgimenti.
Alcuni disturbi possono colpire anche l’articolazione tibio-tarsica. In particolare, risulta essere molto diffuso il valgismo, che si verifica quando il piede si avvicina alla linea mediana del corpo. A lungo andare, tale situazione può portare alla comparsa del piede piatto, del piede equino oppure del piede equino varo supinato. Un’ulteriore problema è quello del varismo, che consiste nella tendenza del piede ad allontanarsi dalla linea mediana e si verifica quando il peso del corpo è scaricato quasi totalmente sulla parte esterna del piede.
In via generale, come abbiamo visto, per risolvere tali problemi è fondamentale intervenire subito con una diagnosi efficace che riesca ad individuare immediatamente tutte le alterazioni posturali.