
Plantari ortopedici: quando è utile usarli
Il plantare ortopedico è uno strumento molto utile che punta a migliorare la mobilità e la comodità di un soggetto. Esso viene inserito in ogni tipologia di scarpa e permette di distribuire il peso del corpo in maniera più omogenea. Il plantare non è uno strumento nato da poco tempo, e il suo utilizzo è molto diffuso ormai da anni. Chiaramente, sebbene gran parte dei modelli vengano realizzati con caratteristiche simili, esistono diverse tipologie di plantare che si adattano alle specifiche patologie dei singoli soggetti. Ecco perché è molto importante capire come scegliere il modello adatto alle proprie esigenze e, soprattutto, quando questo dispositivo si rende necessario.
Plantari: cosa sono e a cosa servono
Il plantare ortopedico è uno strumento che, una volta inserito nella scarpa, permette di migliorare la mobilità e di aumentare il livello di comfort in generale.
Il plantare ortopedico comporta numerosi benefici. Oltre ad alleviare i dolori alle caviglie, ai piedi e alle gambe, consente anche di ottenere un allineamento dei piedi in una corretta posizione. Con questo dispositivo inoltre è possibile anche prevenire disturbi ai piedi, aumentando al contempo la comodità.
Utilizzare il plantare ha anche un altro vantaggio, che consiste nel ridurre l’usura della scarpa. In questo modo sarà possibile anche prevenire i problemi di mal di schiena o alla parte inferiore delle gambe causati dall’utilizzo di scarpe consumate.
Tuttavia, non tutti i dispositivi hanno la stessa efficacia contro i problemi al piede e alle caviglie. Infatti, i benefici derivanti dall’utilizzo del plantare dipendono anche dal grado di adattamento alla scarpa e dall’esperienza di colui che lo realizza, motivo per il quale è buona regola affidarsi a professionisti. Infine, l’efficacia del plantare dipende anche dalla dal tempo nel quale si indossa.
Ad ogni modo, il plantare viene applicato soprattutto per alcune patologie, come ad esempio la metatarsalgia, ovvero l’infiammazione delle ossa del piede collegate alle dita nella parte anteriore del piede. Può essere altrettanto utile nei casi di periostite tibiale, cioè nei casi di infiammazione della membrana esterna dello stinco, e in caso di complicanza del diabete.
Infine, il plantare può servire in caso di fascite plantare, ovvero l’infiammazione che riguarda la parte inferiore ed interna del tallone, e nel caso di artrite, che può spesso essere localizzata anche nelle articolazioni del piede. I plantari possono essere impiegati anche nelle scarpe con tacchi.
Tipi di plantari
È bene specificare che ci sono diverse tipologie di plantari, ognuna con caratteristiche e materiali differenti. In particolare, bisogna distinguere tra i plantari che presentano una forma simile a quelle delle solette e che hanno le dimensioni di un piede. Altri modelli invece sono grandi ¾ del piede e sono preformati.
Non ci sono modelli migliori o peggiori tra i quali scegliere, in quanto ogni prodotto si adatta a specifici soggetti. In particolare, ad incidere sulla qualità del plantare sono soprattutto la lunghezza del piede e il peso corporeo.
Le controindicazioni dei plantari ortopedici
I plantari, come abbiamo visto, sono strumenti molto utili, ma in alcuni casi sono controindicati. Il nostro corpo ha un equilibrio ben preciso e non è mai perfettamente simmetrico. Se si va a rompere tale equilibrio si rischia di creare una serie di danni. Per questo motivo, è sconsigliato procedere all’acquisto di plantari personalizzati senza aver prima consultato un esperto.
Per quanto tempo bisogna portare il plantare?
Uno dei dubbi più comuni in merito ai plantari è quello relativo alla loro durata. Per quanto tempo bisogna portarli? In realtà, la risposta a questa domanda è dipende. La durata del dispositivo infatti varia a seconda dello stile di vita del soggetto: una persona sedentaria lo potrà portare anche per 2 anni, mentre per coloro che fanno più movimento i tempi si accorciano. Ad esempio, chi pratica sport come il running o chi è solito effettuare lunghe passeggiate, potrebbe cambiare il plantare anche ogni anno. In generale, bisogna provvedere a cambiarlo a in base al suo stato di usura.