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Scoliosi, quali sono i sintomi e le cause?

La scoliosi è una deformità della colonna vertebrale conosciuta e studiata fin dall’antichità; già nel 300 a.C Ippocrate, dopo aver classificato le varie deformità angolari della colonna vertebrale, progettò diversi strumenti per ridurre tali anomalie. Tra questi mezzi spicca il cosiddetto letto di trazione,il cui principio di funzionamento viene utilizzato tuttora

Il  nome scoliosi deriva dal termine greco skolíosis ‘incurvamento’, che a sua volta deriva da skolíos ‘curvo’.

Più tecnicamente secondo la Scoliosis Research Society la scoliosi è un’alterazione strutturata della normale morfologia del rachide sul piano frontale (il piano in cui viene visualizzata la colonna di fronte o posteriormente), consistente in una deviazione laterale della colonna vertebrale pari o superiore a 10 gradi Cobb, con associata una rotazione assiale delle vertebre interessate.

L’angolo di Cobb è il metodo più comunemente utilizzato per misurare l’entità della scoliosi, valutando su una radiografia sul piano frontale l’angolo formato tra le due vertebre agli estremi della curva che si sta misurando.

Ma quali sono i sintomi della scoliosi?

Nella maggior parte dei casi non si conosce la causa che  determina la patologia. In questo caso la scoliosi viene comunemente definita come “idiopatica“, che significa in pratica “da causa indeterminata“. Viene quindi generalmente considerata come una sindrome complessa, la cui eziopatogenesi può essere riconducibile ad una eziologia multifattoriale, dove la componente genetica riveste un ruolo significativo (circa il 30% dei pazienti con scoliosi idiopatica dell’adolescenza presentano una storia familiare positiva per scoliosi).

Tuttavia esistono anche altre categorie di scoliosi di cui l’origine è invece conosciuta, come quella malformativa congenita (presente alla nascita) o quella secondaria ad altre specifiche malattie come ad esempio quelle neurologiche o neuromuscolari, alcune malattie genetiche, le patologie dell’apparato connettivale, i traumatismi.

Attualmente non ci sono evidenze scientifiche significative che dimostrino se la scoliosi sia causata da particolari sport, fattori nutrizionali, cattive posture, utilizzo di zaini eccessivamente pesanti o da moderata differenza di lunghezza degli arti inferiori.

Ma quindi quali possono essere le cause della scoliosi?

Negli adolescenti soprattutto la scoliosi idiopatica è generalmente asintomatica, e questo rende ancora più difficile la prevenzione della malattia, in quanto in assenza di una costante sorveglianza periodica spesso la diagnosi viene effettuata a malattia progredita. Le curve più importanti possono indurre disturbi dolorosi occasionali. L’eventuale associazione di dolore va quindi sempre indagata per identificare eventuali altre diverse cause.

La malattia scoliosi, che nasce inizialmente come un piccolo dismorfismo, essendo molte volte progressiva, necessita di un controllo periodico in tutti i soggetti a rischio in modo tale da identificare precocemente le forme più evolute e procedere quindi ad un trattamento meno impegnativo e con prognosi migliore rispetto ai trattamenti adottati per curve più gravi.

L’espressione clinica di una scoliosi avviene normalmente con la comparsa di una asimmetria del tronco, come l’anomala altezza o sporgenza di una scapola rispetto all’altra, una asimmetria dell’altezza delle spalle, la presenza di un rigonfiamento dorsale (il cosiddetto gibbo), l’asimmetria dei triangoli della taglia (lo spazio delimitato dalla superficie mediale dell’arto superiore lateralmente e dal profilo del fianco medialmente), una obliquità del bacino, uno sbilanciamento dell’asse occipito-sacrale.

In età adulta le scoliosi più importanti possono essere causa di sintomatologia dolorosa, specie se queste scoliosi per vari motivi diventano instabili o fortemente evolutive.

Ortopedia pellegrini valuta attentamente tutti i fattori che portano alla formazione di questa patologia studiando le soluzioni adatte a ogni singola esigenza.