
Infortunio alle ossa della mano: lussazione, distorsione e frattura
Le ossa delle mani sono tra le più esposte in assoluto e, probabilmente per questo, quelle che più spesso sono coinvolte in un infortunio. Parliamo di infortuni più o meno gravi, che vanno dalla lussazione alla frattura, dalla distorsione al, cosiddetto, dito insaccato: vari e diversi tra loro, nella stragrande maggioranza dei casi, un infortunio alle ossa della mano si rimedia durante un’attività sportiva.
A seconda della natura è possibile che si verifichi un tipo diverso di infortunio e attraverso i sintomi ed una radiografia capire di che si tratta. Quello che più accomuna i diversi tipi di infortunio è la sintomatologia (anche se può presentarsi con diverse intensità e tempistiche): gonfiore, deformazione, ematomi, intorpidimento, rigidezza e dolore sono i principali segni che evidenziano un problema alle ossa della mano.
Starà poi al medico andare ad indagare a fondo per scoprire di che si tratta.
Frattura
La frattura delle ossa della mano è il tipo di infortunio più grave ed infatti è anche quello che con maggiore frequenza comporta un intervento chirurgico per un recupero completo. Solitamente la frattura avviene per un impatto violento: gli sport che prevedono contatto fisico o nei quali è facile che si cada sono quelli che in percentuale vedono il verificarsi di questi incidenti. Tra questi sicuramente l’hockey, il rugby, il calcio, il pattinaggio, l’equitazione, e lo sci.
Per guarire può non essere necessario ricorrere alla chirurgia, utilizzando farmaci e andando a bloccare la mobilità dell’arto (con un gesso o un tutore) per dare modo all’osso di recuperare prima di ricorrere alla fisioterapia.
Lussazione
La lussazione delle dita si verifica abbastanza frequentemente soprattutto tra gli sportivi: accade così spesso che in alcuni casi sono gli stessi che subiscono l’infortunio a rimettere le cose a posto. Si verifica quando un urto violento (ad esempio il pallone nella pallavolo o nel basket) lacera il tessuto connettivo responsabile di stabilizzare l’articolazione. Il sintomo più evidente è, appunto, l’osso che non si trova nella sua posizione naturale. Solitamente il medico, con o senza anestetico, effettua la riduzione della lussazione, riposizionando il dito correttamente. Nei casi più gravi può essere necessario ricorrere alla chirurgia. Una volta determinato il livello di coinvolgimento dei legamenti, potrebbe bastare un tutore indossato per qualche settimana a recuperare dalla lussazione.
Distorsione
Le distorsioni delle dita sono normalmente di 1° o 2° grado e colpiscono più frequentemente il 4° e 5° dito, ossia quelli più esposti. Provocano dolore immediato che, però, solitamente rientra in breve tempo. Fa parte di questa categoria il dito insaccato, un infortunio provocato dall’urto violento della punta del dito con qualche altro oggetto, che si verifica spesso nella pallavolo e nel basket. Con l’immobilizzazione del dito e l’applicazione di ghiaccio, il problema dovrebbe rientrare in tempi relativamente brevi, ma è sempre consigliato rivolgersi ad un medico per stabilire l’entità dell’infortunio.
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